APPLICAZIONI

SPRINT

I dispositivi LITE forniscono una serie di stimoli in grado di migliorare l’allenamento dello sprint, una qualità chiave nella maggior parte degli sport (Lockie, Murphy, & Spinks, 2003).

Lo strumento LITE Più specifico per lo sprint è LITE AIRSPEED, in quanto consente proprio l’esecuzione di sprint contro-resistenze e richiede all’atleta l’applicazione di forze orizzontali, con conseguente adozione di angoli di lavoro che simulano biomeccanicamente quelli applicati durante la fase di accelerazione. Questo aspetto è particolarmente efficace per migliorare la prima fase dello sprint (Morin e Samozino 2016).

Alcuni studi dimostrano che generalmente per migliorare la potenza e la velocità di sprint attraverso l’allenamento contro resistenza, i carichi esterni ottimali da utilizzare debbano corrispondere a circa l’8-13% del peso corporeo dell’atleta. Pertanto, una persona dal peso di 70kg è auspicabile che esegua uno sprint con AIRSPEED, con una resistenza di 6-8 kg, (Nitychoruk, M., & Maszczyk, A.). Tuttavia, quando possibile, una maggior individualizzazione della resistenza in base al profilo dell’atleta è suggerito essere un approccio ancora più efficace. Infatti un recente studio ha indicato che atleti con una curva forza/velocita’ più favorevole alla forza, potrebbero beneficiare di sprint contro resistenze ancora maggiori a quelle indicate sopra (in grado di diminuire la performance dello sprint fino al 50%) e viceversa (Cross et al., 2018).

La resistenza pneumatica offerta da AIRSPEED è prodotta in entrambe le fasi del movimento con un rapporto 1:1 e pertanto può essere utilizzata anche per l’esecuzione di sprint assistiti. Quest’ultimi riguardano una forma di allenamento utilizzata per andare oltre il continuum velocità-forza, poiché rendono il corpo più leggero e gli permettono così di muoversi più velocemente. Questo metodo d’allenamento (solitamente eseguito dai velocisti) è stato soprannominato “overspeed” o “assisted sprinting” e sfida gli atleti a mantenere la tecnica con un minor tempo di contatto a terra, portandoli ad un maggior dominio di gestione del movimento (Ozolin, 1949; Kratky & Müller, 2013). Questa metodologia, applicabile attraverso l’utilizzo di AIRSPEED, può rappresentare un ulteriore alleato per l’allenamento dello sprint., Tutt’ora non esistono, però raccomandazioni dettagliate sulla resistenza ottimale per questo tipo di allenamento. 

Tra le tecnologie LITE, AIRSPEED rappresenta l’opzione di allenamento più specifica per gli sprint. Tuttavia, anche POWERUP e INERTIA  possono risultare fondamentali per lo sviluppo di questa qualità atletica.

Nello specifico, l’utilizzo di landmine, come POWERUP permette di sviluppare forza e potenza con vettore non perpendicolare al terreno, rendendolo un elemento d’allenamento con sovraccarico più specifico allo sprint rispetto allo spostamento di pesi liberi (Collins et al., 2021).

Inoltre, l’utilizzo di tecnologia isoinerziale (INERTIA) per lo sprint può portare vantaggi in quanto consente di effettuare un maggior numero di ripetizioni massimali. Tale aspetto è fondamentale per il miglioramento dell’output durante movimenti che richiedono massima esplosività come l’accelerazione. Tuttavia, quando si utilizza INERTIA per lo sviluppo di sprint, è importante focalizzarsi sulla selezione degli esercizi. Per esempio, un umbrella review, ha riportato che lo svolgimento di esercizi come squat isoinerziali, portano a risultati contrastanti sullo sviluppo dello sprint (de Keijzer, Gonzalez, & Beato, 2022) mentre l’inserimento settimanale o bisettimanale di esercizi isoinerziali di natura “hip-dominant” ha portato a sostanziali miglioramenti (Allen, De Keijzer, Raya-González, Castillo, Coratella & Beato,2021) e dovrebbe quindi essere preferita.

Allen, W. J., De Keijzer, K. L., Raya-González, J., Castillo, D., Coratella, G., & Beato, M. (2021). Chronic effects of flywheel training on physical capacities in soccer players: a systematic review. Research in Sports Medicine, 1-21

Collins, K. S., Klawitter, L. A., Waldera, R. W., Mahoney, S. J., & Christensen, B. K. (2021). Differences in Muscle Activity and Kinetics Between the Goblet Squat and Landmine Squat in Men and Women. Journal of Strength and Conditioning Research35(10), 2661-2668.

Cross, M. R., Lahti, J., Brown, S. R., Chedati, M., Jimenez-Reyes, P., Samozino, P., … & Morin, J. B. (2018). Training at maximal power in resisted sprinting: Optimal load determination methodology and pilot results in team sport athletes. PLoS One13(4), e0195477.

de Keijzer, K. L., Gonzalez, J. R., & Beato, M. (2022). The effect of flywheel training on strength and physical capacities in sporting and healthy populations: An umbrella review. PloS one17(2), e0264375.

Kratky, S., & Müller, E. (2013). Sprint running with a body-weight supporting kite reduces ground contact time in well-trained sprinters. The Journal of Strength & Conditioning Research27(5), 1215-1222.

Lockie, R. G., Murphy, A. J., & Spinks, C. D. (2003). Effects of resisted sled towing on sprint kinematics in field-sport athletes. The Journal of Strength & Conditioning Research17(4), 760-767.

Nitychoruk, M., & Maszczyk, A. Optimizing the load for peak power and peak velocity development during resisted sprinting.

Ozolin, N. G. (1949). Fundamentals of Special Strength-Training in Sport. Moscow: Fizkultura I Sport.