APPLICAZIONI

SALTI

Le prestazioni di salto sono un chiaro indicatore di potenza e di forza degli arti inferiori. L’alta domanda eccentrica dell’esercizio isoinerziale svolto con INERTIA è uno stimolo fondamentale per stimolare la forza degli arti inferiori e i parametri di potenza, che possono avere un trasferimento positivo sulle prestazioni di salto (Keijzer, Gonzalez, & Beato, 2022).  Inoltre, lo stress meccanico generato durante il passaggio dalla fase eccentrica alla fase concentrica dell’allenamento isoinerziale è stato correlato ai miglioramenti ottenuti nella produzione e nell’accumulo di energia durante il ciclo di allungamento-accorciamento, che sono fondamentali durante salti con contro-movimento (Keijzer, Gonzalez, & Beato, 2022).

Tuttavia, l’efficacia dell‘allenamento isoinerziale sul salto è legata alla specificità dell’esercizio, con miglioramenti del 3-10% su salti contro movimento ottenibili implementando esercizi sport-specifici come, per esempio, half squat de (Keijzer, Gonzalez, & Beato, 2022).

Un altro metodo proposto per migliorare l’allenamento del salto è l’implementazione di variazioni di sollevamento pesi olimpico. Si ritiene che i programmi di allenamento che coinvolgono movimenti ad alta velocità, come quelli visti con l’allenamento olimpico, siano superiori al tradizionale sollevamento pesi per migliorare aspetti di potenza e velocità (Harris et al., 2000).

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A questo supporto, svolgendo variazioni olimpiche 4 volte a settimana per 15 settimane, si sono ottenuti miglioramenti in salto verticale maggiori che svolgendo la stessa frequenza di squat (Hoffman, et al., 2004).

POWERUP, è perfetto per eseguire variazioni di sollevamento peso olimpico riducendo al minimo l’impatto della tecnica e rendendo questo approccio più facile da eseguire per atleti che non sono ottimi sollevatori. Inoltre, sebbene non indagato ancora in letteratura, vi è una forte razionale per ritenere che POWERUP potrebbe migliorare ulteriormente le prestazioni dei salti orizzontali, essendo i vettori di resistenza non perpendicolari al suolo.

Un ulteriore strumento LITE per migliorare la capacità di salto è REVOLVE. Nello specifico, l’applicazione di resistenze elastiche al fine di migliorare il salto è raccomandata attraverso l’esecuzione di salti assistiti.  Infatti, l’allenamento con salti assistiti è ritenuto efficace, in quanto permette di generare un picco di accelerazione maggiore durante il salto (a causa della progressiva riduzione del peso del saltatore grazie al supporto elastico) (Sheppard et al. 2011). Inoltre, riduce anche le forze di atterraggio d’impatto, rendendo l’allenamento meno traumatico (Argus et al., 2011). A favore di quanto sostenuto, giocatori di pallavolo d’élite a seguito di un intervento di allenamento di 5 settimane che prevedeva un allenamento di salto assistito hanno aumentato significativamente l’altezza del salto con contro-movimento (Makaruk et al., 2020).

CONSULTA BIBLIOGRAFIA

Argus, C. K., Gill, N. D., Keogh, J. W., Blazevich, A. J., & Hopkins, W. G. (2011). Kinetic and training comparisons between assisted, resisted, and free countermovement jumps. The Journal of Strength & Conditioning Research, 25(8), 2219-2227.

de Keijzer, K. L., Gonzalez, J. R., & Beato, M. (2022). The effect of flywheel training on strength and physical capacities in sporting and healthy populations: An umbrella review. PloS one, 17(2), e0264375.

Harris, G. R., Stone, M. H., O’bryant, H. S., Proulx, C. M., & Johnson, R. L. (2000). Short-term performance effects of high power, high force, or combined weight-training methods. The Journal of Strength & Conditioning Research, 14(1), 14-20.

Hoffman, J. R., Cooper, J., Wendell, M., & Kang, J. (2004). Comparison of Olympic vs. traditional power lifting training programs in football players. The Journal of Strength & Conditioning Research, 18(1), 129-135.

Sheppard, J. M., Dingley, A. A., Janssen, I., Spratford, W., Chapman, D. W., & Newton, R. U. (2011). The effect of assisted jumping on vertical jump height in high-performance volleyball players. Journal of science and medicine in sport, 14(1), 85-89.